Si è tenuta nei giorni scorsi, presso la Regione Puglia la IV Commissione presieduta da Francesco Paolicelli e appositamente convocata su sollecitazione di diversi sindaci del Salento, al fine di ottenere delle risposte chiare sulla possibilità di sospendere il tributo 630 ai Consorzi di bonifica. Alla seduta hanno partecipato l’assessore regionale alle politiche agricole Donato Pentassuglia, il Commissario dei Consorzi commissariati Alfredo Borzillo, i direttori dei Consorzi di Ugento Li Foggi e di Arneo Antonio Bruno e Vito Caputo e i rappresentanti di vari comuni. Oltre a Cutrofiano, la cui rappresentanza è stata affidata all’assessore Stefano Bandello, erano presenti i comuni di Nociglia, Botrugno, Giuggianello, Sanarica, San Cassiano, Supersano, Surano, Galatone, Casarano, Matino, Ugento.

I rappresentanti dei comuni intervenuti hanno stigmatizzato il fatto che non si può pagare un contributo di bonifica senza avere in cambio le relative opere, chiedendo quindi la sospensione del tributo ritenuto ingiusto dai cittadini che non beneficiano di alcun servizio.

Massima attenzione ad ogni istanza è stata espressa dal Commissario Borzillo, considerato che la materia è delicata e complessa, dimostrando da parte sua anche una certa comprensione a che ci siano aspettative, ma in merito alla richiesta di sospendere il tributo, lo stesso ha spiegato che la tassa emessa non è un canone che può essere sospeso, ma è la costituzione di provvidenze necessarie per poter effettuare i lavori, e non può ritenersi giustificata la pretesa di effettuare prima i lavori e successivamente pagare il tributo.

Sul punto è intervenuto anche il direttore Bruno dell’area agraria del Consorzio Ugento li Foggi, il quale ha chiarito che il pagamento del tributo 630 interessa solo i cittadini proprietari di immobili ricadenti nei 500 chilometri di reticolo idrico consortile e qualora dovessero essere emesse delle cartelle da parte del Consorzio per un pagamento non dovuto, si provvederà all’annullamento.

Alla luce dei rilievi fatti dai partecipanti, l’assessore Pentassuglia ha ribadito la necessità di riformare i Consorzi e informare i cittadini che il tributo va pagato anche quando il beneficio non è diretto. In più, l’assessore si è dichiarato pronto al dialogo con i territori e le associazioni di categoria, approfondendo il discorso nella sua globalità, disposto a rivedere i piani di classifica e a lavorare sinergicamente con serietà senza preclusioni, anche sul ruolo che i Consorzi possono svolgere col mondo agricolo e imprenditoriale, perché entrambi i settori si completano gli uni con gli altri e quindi, occorre massima collaborazione.